Huda
Dal buio alla luce
Venezia
Siria

Sono scappata perché c’era la guerra in Siria.
Non volevo che i miei figli vedessero quello che ho visto io.
La mia libertà è ciò che ho di più prezioso.

Huda ha 34 anni ed è di origini palestinesi. Nel 1948 - dopo la creazione dello Stato di Israele - suo nonno decide di lasciare la Palestina e trasferirsi in Siria. La sua famiglia conserva ancora le chiavi della vecchia casa, come ricordo di una vita passata che nessuno delle generazioni successive ha potuto conoscere. Cresce a Yarmouk - zona di Damasco dove vive la più numerosa comunità palestinese in Siria - insieme alla madre, libanese, e al padre, giornalista siriano. Con l’arrivo della guerra abbandona gli studi di letteratura inglese all’Università e, nel 2012 - insieme a suo marito e ai suoi due figli - fugge dalla Siria.


“La bomba la senti quando parte e dal rumore capisci in che direzione andrà e quanto danno farà.”

Huda ha 34 anni ed è di origini palestinesi. Nel 1948 - dopo la creazione dello Stato di Israele - suo nonno decide di lasciare la Palestina e trasferirsi in Siria. La sua famiglia conserva ancora le chiavi della vecchia casa, come ricordo di una vita passata che nessuno delle generazioni successive ha potuto conoscere. Cresce a Yarmouk - zona di Damasco dove vive la più numerosa comunità palestinese in Siria - insieme alla madre, libanese, e al padre, giornalista siriano. Con l’arrivo della guerra abbandona gli studi di letteratura inglese all’Università e, nel 2012 - insieme a suo marito e ai suoi due figli - fugge dalla Siria.

“La bomba la senti quando parte e dal rumore capisci in che direzione andrà e quanto danno farà.”

La guerra in Siria

Nel dicembre 2012, una bomba si scaglia sulla Moschea vicino a casa di Huda e della sua famiglia, preannunciando l’arrivo dell’ISIS nel loro quartiere. Sono circa 300 le vittime civili di quell’attacco, tantissimi i bambini. È in quel momento che Huda decide di mettere in salvo la sua famiglia e, per qualche mese, si spostano tutti in una casa in affitto nel centro di Damasco.

“Una mattina mio figlio mi ha chiesto di quella volta in cui ha sentito una bomba così vicino a casa e abbiamo dovuto lasciare tutto.

‘È vero mamma o stavo sognando?’ mi ha domandato.”

La guerra in Siria

Nel dicembre 2012, una bomba si scaglia sulla Moschea vicino a casa di Huda e della sua famiglia, preannunciando l’arrivo dell’ISIS nel loro quartiere. Sono circa 300 le vittime civili di quell’attacco, tantissimi i bambini. È in quel momento che Huda decide di mettere in salvo la sua famiglia e, per qualche mese, si spostano tutti in una casa in affitto nel centro di Damasco.

“Una mattina mio figlio mi ha chiesto di quella volta in cui ha sentito una bomba così vicino a casa e abbiamo dovuto lasciare tutto.

‘È vero mamma o stavo sognando?’ mi ha domandato.”

Yarmouk

Qualche tempo dopo Huda torna a Yarmouk per recuperare qualche vestito e degli effetti personali. Attraversa un check-point senza velo tra le grida dei soldati Siriani e assiste al pestaggio di una persona davanti a lei da parte dei miliziani dell’ISIS.
I vetri e gli infissi di casa sua sono stati distrutti, dentro invece è rimasto tutto fermo all’istante in cui sono dovuti fuggire. Le case del quartiere verranno poi progressivamente saccheggiate e distrutte.

“Nessuno della mia famiglia sapeva che ero tornata a Yarmouk.”

Yarmouk

Qualche tempo dopo Huda torna a Yarmouk per recuperare qualche vestito e degli effetti personali. Attraversa un check-point senza velo tra le grida dei soldati Siriani e assiste al pestaggio di una persona davanti a lei da parte dei miliziani dell’ISIS.
I vetri e gli infissi di casa sua sono stati distrutti, dentro invece è rimasto tutto fermo all’istante in cui sono dovuti fuggire. Le case del quartiere verranno poi progressivamente saccheggiate e distrutte.

“Nessuno della mia famiglia sapeva che ero tornata a Yarmouk.”

Il viaggio

Il viaggio dalla Siria a Venezia dura diversi mesi. Prima raggiunge Il Cairo, in Egitto, e da lì approda a Catania viaggiando su un peschereccio per circa una settimana. L’obiettivo di Huda però è un altro: raggiungere una famiglia siriana che conosce e che abita in Svezia. Riesce nel suo intento e resta lì per tre mesi, fino a quando l’Italia - Paese di immigrazione di competenza secondo il Regolamento di Dublino - la contatta per farla tornare nel territorio italiano.

“Ci hanno portato via tutti gli zaini prima di imbarcarci. 

Arrivata in Italia ho finto di non avere i documenti per paura che mi portassero via anche la mia identità.”

Il viaggio

Il viaggio dalla Siria a Venezia dura diversi mesi. Prima raggiunge Il Cairo, in Egitto, e da lì approda a Catania viaggiando su un peschereccio per circa una settimana. L’obiettivo di Huda però è un altro: raggiungere una famiglia siriana che conosce e che abita in Svezia. Riesce nel suo intento e resta lì per tre mesi, fino a quando l’Italia - Paese di immigrazione di competenza secondo il Regolamento di Dublino - la contatta per farla tornare nel territorio italiano.

‘Nella mia testa non c’è più niente. È per questo che non riesco più a scrivere.’

“Mi ripeteva sempre mio padre quando è arrivato in Italia.”

Venezia

Dopo la fuga dalla Siria e i mesi in Svezia, Huda arriva a Venezia in aereo. Il suo permesso di soggiorno - come richiedente asilo - è pronto e può finalmente far arrivare in Italia anche i suoi genitori. Ad accoglierla in aeroporto c’è una mediatrice culturale, figura importante per Huda, che la seguirà nei primi passi nel nostro Paese.

‘Nella mia testa non c’è più niente. È per questo che non riesco più a scrivere.’

“Mi ripeteva sempre mio padre quando è arrivato in Italia.”

Venezia

Dopo la fuga dalla Siria e i mesi in Svezia, Huda arriva a Venezia in aereo. Il suo permesso di soggiorno - come richiedente asilo - è pronto e può finalmente far arrivare in Italia anche i suoi genitori. Ad accoglierla in aeroporto c’è una mediatrice culturale, figura importante per Huda, che la seguirà nei primi passi nel nostro Paese.

‘Nella mia testa non c’è più niente. È per questo che non riesco più a scrivere.’

“Mi ripeteva sempre mio padre quando è arrivato in Italia.”

Il bar

Tra i luoghi più significativi della nuova vita di Huda a Venezia c’è un bar che frequenta spesso: lì, conosce un gruppo di clienti che la accolgono facendola sentire a casa. Quello è per Huda il primo vero baluardo, che le consente di aprirsi a un reale percorso di integrazione.

“La mia casa è dove sto bene.  

‘Questa è una famiglia’ mi dicevano le persone che incontravo a Venezia.”

Il bar

Tra i luoghi più significativi della nuova vita di Huda a Venezia c’è un bar che frequenta spesso: lì, conosce un gruppo di clienti che la accolgono facendola sentire a casa. Quello è per Huda il primo vero baluardo, che le consente di aprirsi a un reale percorso di integrazione.

“La mia casa è dove sto bene.  

‘Questa è una famiglia’ mi dicevano le persone che incontravo a Venezia.”

Sarah

Poco tempo dopo conosce Sarah, ragazza italiana che lavora nel ristorante afgano Orient Experience e che la aiuta a trovare lavoro. Dal 2014 Huda diventa cameriera e poi cuoca nello stesso ristorante.  In poco tempo, tra Sarah e Huda nasce un rapporto speciale, tanto che oggi le due ragazze sono migliori amiche.

“Un giorno ho conosciuto Sarah.”

Sarah

Poco tempo dopo conosce Sarah, ragazza italiana che lavora nel ristorante afgano Orient Experience e che la aiuta a trovare lavoro. Dal 2014 Huda diventa cameriera e poi cuoca nello stesso ristorante. In poco tempo, tra Sarah e Huda nasce un rapporto speciale, tanto che oggi le due ragazze sono migliori amiche.

“Un giorno ho conosciuto Sarah.”

Orient experience

Il ristorante è il vero punto di svolta della sua vita in Italia: le persone che ci lavorano sono di diversa nazionalità, così come i piatti che vengono cucinati. Huda si innamora ogni giorno di più di Venezia.

“La mia vita era completa.
Il lavoro e la mia famiglia mi hanno resa felice.”

Orient experience

Il ristorante è il vero punto di svolta della sua vita in Italia: le persone che ci lavorano sono di diversa nazionalità, così come i piatti che vengono cucinati. Huda si innamora ogni giorno di più di Venezia.

“Gli ingredienti dei nostri piatti parlano di noi e delle nostre relazioni interculturali.”

Le amicizie

Grazie a Sarah e al suo lavoro, Huda ha l’occasione di frequentare e conoscere numerose persone, costruendo tante relazioni sociali e umane. Con italiani e stranieri.

“Oggi Sarah è la mia migliore amica.”

Le amicizie

Grazie a Sarah e al suo lavoro, Huda ha l’occasione di frequentare e conoscere numerose persone, costruendo tante relazioni sociali e umane. Con italiani e stranieri.

“Oggi Sarah è la mia migliore amica.”

Il lavoro

Il lavoro al ristorante la fa sentire appagata: è circondata da persone di culture diverse e le dà la possibilità di essere indipendente, oltre che poter supportare la sua famiglia economicamente.

“Non mi sono mai sentita un’estranea in Italia.”

Il lavoro

Il lavoro al ristorante la fa sentire appagata: è circondata da persone di culture diverse e le dà la possibilità di essere indipendente, oltre che poter supportare la sua famiglia economicamente.

“Non mi sono mai sentita un’estranea in Italia.”

Nel 2019 partecipa, insieme ai colleghi del ristorante, al programma Geo&Geo su Rai 1. Poco dopo riceve una telefonata da una signora che ha ascoltato la sua storia in TV e le offre di pagarle gli studi. Huda decide di conoscere la signora, ringraziarla, ma di rifiutare l’offerta.

“Non voglio che qualcuno mi aiuti solo perché sono un’immigrata.”

Nel 2019 partecipa, insieme ai colleghi del ristorante, al programma Geo&Geo su Rai 1. Poco dopo riceve una telefonata da una signora che ha ascoltato la sua storia in TV e le offre di pagarle gli studi. Huda decide di conoscere la signora, ringraziarla, ma di rifiutare l’offerta.

“Non voglio che qualcuno mi aiuti solo perché sono un’immigrata.”

La libertà

Huda è una donna determinata e risoluta: da sempre lotta per sentirsi libera e poter scegliere il suo futuro.

“La mia libertà è ciò a cui tengo di più.”

La libertà

Huda è una donna determinata e risoluta: da sempre lotta per sentirsi libera e poter scegliere il suo futuro.

“La mia libertà è ciò a cui tengo di più.”

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