Sono scappato per motivi politici.
Senza il supporto di tutte le persone che mi hanno aiutato non sarei qui.
L’interazione è la chiave dell’integrazione in una comunità.
Sono scappato per motivi politici.
Senza il supporto di tutte le persone che mi hanno aiutato non sarei qui.
L’interazione è la chiave dell’integrazione in una comunità.
Aras ha 44 anni ed è originario della Siria. Nel 2012 scappa, insieme a sua moglie e al primo figlio, dal suo Paese, dove era stato incarcerato perché oppositore del governo. La cella in cui viene rinchiuso era minuscola, insieme a lui c’erano altre 70 persone, dormiva su “una mattonella” e da mangiare c’era un solo uovo, che dovevano dividere tra tutti. In Siria Aras era un ingegnere.
“Sono stato rinchiuso in carcere perché oppositore del governo di Assad, così sono scappato dal mio Paese.
In Siria ero un ingegnere.”
Aras ha 44 anni ed è originario della Siria. Nel 2012 scappa, insieme a sua moglie e al primo figlio, dal suo Paese, dove era stato incarcerato perché oppositore del governo. La cella in cui viene rinchiuso era minuscola, insieme a lui c’erano altre 70 persone, dormiva su “una mattonella” e da mangiare c’era un solo uovo, che dovevano dividere tra tutti. In Siria Aras era un ingegnere.
“Sono stato rinchiuso in carcere perché oppositore del governo di Assad, così sono scappato dal mio Paese.
In Siria ero un ingegnere.”
Dalla Siria si sposta via terra in Turchia, da lì prende un aereo diretto ad Amsterdam, in Olanda, dove nasce la seconda figlia. Quei primi mesi di “benvenuto” in Europa non sono stati come Aras si immaginava e, come stabilito dal Regolamento di Dublino, ha dovuto fare rientro in Italia
“Sono andato prima in Turchia, poi in Olanda e infine sono arrivato in Italia.”
Dalla Siria si sposta via terra in Turchia, da lì prende un aereo diretto ad Amsterdam, in Olanda, dove nasce la seconda figlia. Quei primi mesi di “benvenuto” in Europa non sono stati come Aras si immaginava e, come stabilito dal Regolamento di Dublino, ha dovuto fare rientro in Italia.
“Sono andato prima in Turchia, poi in Olanda e infine sono arrivato in Italia.”
L’accoglienza della polizia di Venezia che lo aspetta all’aeroporto è molto diversa dall’esperienza in Olanda: quei poliziotti si prendono cura di sua moglie e dei suoi due figli, gli fanno compilare le pratiche per la richiesta di asilo politico e lo accompagnano in un piccolo hotel nei pressi del Comune di Dolo, dove rimane per un mese. Da lì, si trasferisce a Mestre e diventa ospite di una cooperativa in attesa del permesso di soggiorno, che arriverà dopo tre mesi.
“L’accoglienza di Venezia mi è rimasta impressa.
Dopo 3 mesi in Italia è arrivato il mio permesso di soggiorno.”
L’accoglienza della polizia di Venezia che lo aspetta all’aeroporto è molto diversa dall’esperienza in Olanda: quei poliziotti si prendono cura di sua moglie e dei suoi due figli, gli fanno compilare le pratiche per la richiesta di asilo politico e lo accompagnano in un piccolo hotel nei pressi del Comune di Dolo, dove rimane per un mese. Da lì, si trasferisce a Mestre e diventa ospite di una cooperativa in attesa del permesso di soggiorno, che arriverà dopo tre mesi.
“L’accoglienza di Venezia mi è rimasta impressa.
Dopo 3 mesi in Italia è arrivato il mio permesso di soggiorno.”
Ottenuto l’asilo politico si sposta a Sessa Aurunca, in provincia di Caserta, dove impara l’italiano. Si trasferisce in una casa in affitto e nel frattempo cerca un lavoro, ma senza successo. Non appena nasce il terzo figlio decide di tornare al nord: va a Mogliano Veneto, in provincia di Treviso.
“Il mio terzo figlio è nato a Sessa Aurunca, in provincia di Caserta.
Senza la mia famiglia, e soprattutto mia moglie, non ce l’avrei mai fatta.”
Ottenuto l’asilo politico si sposta a Sessa Aurunca, in provincia di Caserta, dove impara l’italiano. Si trasferisce in una casa in affitto e nel frattempo cerca un lavoro, ma senza successo. Non appena nasce il terzo figlio decide di tornare al nord: va a Mogliano Veneto, in provincia di Treviso.
“Il mio terzo figlio è nato a Sessa Aurunca, in provincia di Caserta.
Senza la mia famiglia, e soprattutto mia moglie, non ce l’avrei mai fatta.”
Dopo 2 anni torna a Venezia e, insieme a sua moglie, apre un’attività di consulenza e produzione di laser e apparecchiature medicali, una società che continua a espandersi ancora oggi. Quel “lavoro ritrovato” è il vero momento di svolta della sua vita. Gli amici italiani aumentano nel tempo e il lavoro sono ciò che gli danno la forza per ripartire.
“Poi un giorno ho deciso di aprire una mia attività.”
Dopo 2 anni torna a Venezia e, insieme a sua moglie, apre un’attività di consulenza e produzione di laser e apparecchiature medicali, una società che continua a espandersi ancora oggi. Quel “lavoro ritrovato” è il vero momento di svolta della sua vita. Ciò che gli dà la forza per ripartire sono gli amici italiani - che aumentano con il tempo - e l’avvio del nuovo lavoro.
“Poi un giorno ho deciso di aprire una mia attività”
Aras ricorda tutte le persone che lo hanno aiutato in Italia, da nord a sud. Tutti coloro che lo hanno supportato fino a diventare dei veri e propri punti di riferimento, come la vicina di casa di Sessa Aurunca, che i suoi figli chiamano “nonna”.
“L’interazione è la chiave dell’integrazione in una comunità.
La strada da percorrere è a due direzioni, non solo una.”
Aras ricorda tutte le persone che lo hanno aiutato in Italia, da nord a sud. Tutti coloro che lo hanno supportato fino a diventare dei veri e propri punti di riferimento, come la vicina di casa di Sessa Aurunca, che i suoi figli chiamano “nonna”.
“L’interazione è la chiave dell’integrazione in una comunità.
La strada da percorrere è a due direzioni, non solo una.”
Aras e la sua famiglia hanno costruito dei legami forti con la comunità locale, così come sono riusciti a trovare dei veri amici in Italia. Sono queste le persone che ha incontrato e i motivi per cui ha sempre sentito che lui e la sua famiglia erano davvero accolti e benvoluti.
“In Italia ho trovato dei veri amici.”
Aras e la sua famiglia hanno costruito dei legami forti con la comunità locale, così come sono riusciti a trovare dei veri amici in Italia. Sono queste le persone che ha incontrato e i motivi per cui ha sempre sentito che lui e la sua famiglia erano davvero accolti e benvoluti.
“In Italia ho trovato dei veri amici.”
Elyana è la secondogenita di Aras. È nata in Olanda ed è arrivata in Italia a soli due mesi, tanto da avere un legame con molto forte con questo Paese. Oggi Elyana fa danza classica e sogna di diventare una stilista andando a studiare moda a Milano o a Parigi.
“Mia figlia di 8 anni si sente molto italiana: adora gli spaghetti e la polenta.”
Elyana è la secondogenita di Aras. È nata in Olanda ed è arrivata in Italia a soli due mesi, tanto da avere un legame molto forte con questo Paese. Oggi Elyana fa danza classica e sogna di diventare una stilista andando a studiare moda a Milano o a Parigi.
“Mia figlia di 8 anni si sente molto italiana: adora gli spaghetti e la polenta.”
Fin da quando aveva poco più di due anni Kamal, il suo primo figlio parlava già diverse lingue. Quando sono scappati dalla Siria Kamal ha smesso di parlare: quei cambiamenti continui lo avevano bloccato. Grazie a Luisa, un’amica italiana che ha aiutato Kamal, adesso parla italiano, inglese e tedesco.
Kamal è anche appassionato di chitarra e sci, da grande vorrebbe fare lo scienziato o l’astronauta.
“Mio figlio Kamal è come ‘una spugna’ nelle lingue.
I continui cambiamenti di vita però lo hanno bloccato e, per un periodo, aveva smesso di parlare.”
Fin da quando aveva poco più di due anni Kamal, il suo primo figlio parlava già diverse lingue. Quando sono scappati dalla Siria Kamal ha smesso di parlare: quei cambiamenti continui lo avevano bloccato. Grazie a Luisa, un’amica italiana che ha aiutato Kamal, adesso parla italiano, inglese e tedesco.
Kamal è anche appassionato di chitarra e sci, da grande vorrebbe fare lo scienziato o l’astronauta.
“Mio figlio Kamal è come ‘una spugna’ nelle lingue.
I continui cambiamenti di vita però lo hanno bloccato e, per un periodo, aveva smesso di parlare.”
Aryan ha 6 anni ed è il figlio più piccolo. È un grande appassionato della Ferrari, tanto che ha imparato a leggere e scrivere in italiano ascoltando la Formula 1. Sogna di diventare ingegnere e lavorare proprio con la Ferrari.
“Aryan, mio figlio più piccolo, conosce tutto della Ferrari.
L’ho accompagnato due volte a Monza per vederla.”
Aryan ha 6 anni ed è il figlio più piccolo.
È un grande appassionato della Ferrari, tanto che ha imparato a leggere e scrivere in italiano ascoltando la Formula 1. Sogna di diventare ingegnere e lavorare proprio con la Ferrari.
“Aryan, mio figlio più piccolo, conosce tutto della Ferrari.
L’ho accompagnato due volte a Monza per vederla.”
In questi anni in Italia Aras ha cercato di imparare tutto quello che ha potuto del nostro Paese: la lingua, la cucina, la storia italiana…
Ha viaggiato anche con la famiglia, provando a capire e conoscere quanto più possibile i luoghi che ha visitato.
Gli incontri che ha fatto sono stati la sua àncora di salvezza e la sua rinascita.
“È stato un viaggio pieno di lacrime e sangue.
Senza l’aiuto di tutte le persone che ho incontrato lungo il mio cammino in Italia, sarei tornato in Siria.”
In questi anni in Italia Aras ha cercato di imparare tutto quello che ha potuto del nostro Paese: la lingua, la cucina, la storia italiana…
Ha viaggiato anche con la famiglia, provando a capire e conoscere quanto più possibile i luoghi che ha visitato.
Gli incontri che ha fatto sono stati la sua àncora di salvezza e la sua rinascita.
“È stato un viaggio pieno di lacrime e sangue.
Senza l’aiuto di tutte le persone che ho incontrato lungo il mio cammino in Italia, sarei tornato in Siria.”