Mehdi
Corpo e identità
Venezia
Iran

A causa del mio lavoro ho dovuto lasciare l’Iran.
Il teatro è da sempre il mio rifugio. 
Il linguaggio del corpo crea ponti incredibili fra le persone.

Mehdi ha 35 anni ed è originario dell’Iran. Nel suo Paese era giornalista televisivo e attore teatrale. Lavorava anche per un sito in cui si dava voce alle comunità ai margini e alle fasce più vulnerabili della popolazione. A causa del suo lavoro da giornalista ha dovuto lasciare l’Iran.

“Vengo dall’Iran, dove ero giornalista e attore teatrale.”


Mehdi ha 35 anni ed è originario dell’Iran. Nel suo Paese era giornalista televisivo e attore teatrale. Lavorava anche per un sito in cui si dava voce alle comunità ai margini e alle fasce più vulnerabili della popolazione. A causa del suo lavoro da giornalista ha dovuto lasciare l’Iran.

“Vengo dall’Iran, dove ero giornalista e attore teatrale.”

Il viaggio

Mehdi è arrivato in Italia per via aerea - con un visto turistico - nel marzo del 2013. Da lì si è spostato in Danimarca poi in Svezia, ma pochi mesi dopo ha dovuto far ritorno nel nostro Paese.

“Sono arrivato in Italia in aereo nel marzo del 2013 con un visto turistico.”

Il viaggio

Mehdi è arrivato in Italia per via aerea - con un visto turistico - nel marzo del 2013. Da lì si è spostato in Danimarca poi in Svezia, ma pochi mesi dopo ha dovuto far ritorno nel nostro Paese.

“Sono arrivato in Italia in aereo nel marzo del 2013 con un visto turistico.”

Venezia

Mehdi ha sempre vissuto a Mestre, in provincia di Venezia, eccetto un breve periodo trascorso a Padova. Mentre era in attesa di ricevere lo status di rifugiato è stato ospite di un Centro d’accoglienza per sei mesi.

“Dopo sei mesi ho ottenuto l’asilo politico per poter rimanere in Italia e sono uscito dal Centro d’accoglienza.”

Venezia

Mehdi ha sempre vissuto a Mestre, in provincia di Venezia, eccetto un breve periodo trascorso a Padova. Mentre era in attesa di ricevere lo status di rifugiato è stato ospite di un Centro d’accoglienza per sei mesi.

“Dopo sei mesi ho ottenuto l’asilo politico per poter rimanere in Italia e sono uscito dal Centro d’accoglienza.”

Il teatro

Poco tempo dopo viene a conoscenza di un piccolo teatro di Mestre, gestito da una signora con cui lavora e collabora ormai da tanti anni. Quel luogo per Mehdi assume un significato particolare, tanto da frequentarlo molto spesso e sentirsi a “casa”.

“Il piccolo teatro di Mestre è stato per me come un rifugio. 

Mi sentivo a casa.”

Il teatro

Poco tempo dopo viene a conoscenza di un piccolo teatro di Mestre, gestito da una signora con cui lavora e collabora ormai da tanti anni. Quel luogo per Mehdi assume un significato particolare, tanto da frequentarlo molto spesso e sentirsi a “casa”.

“Il piccolo teatro di Mestre è stato per me come un rifugio.

Mi sentivo a casa.”

Matilde

Le persone che conosce a teatro sono le prime che lo aiutano a integrarsi veramente e da cui non si è mai separato, sia nella vita che sul lavoro.

“Una bellissima notizia Mehdi: abbiamo vinto il bando del Comune con il ‘nostro’ Amleto.”

Matilde

Le persone che conosce a teatro sono le prime che lo aiutano a integrarsi veramente e da cui non si è mai separato, sia nella vita che sul lavoro. 

“Una bellissima notizia Mehdi: abbiamo vinto il bando del Comune con il ‘nostro’ Amleto.”

Monica e il lavoro nella Cooperativa

"In Iran Mehdi si era laureato in "Recitazione Teatrale". In Italia si è rimesso a studiare e si è iscritto all’Università Ca’Foscari dove ha frequentato un master in “Comunicazione e Linguaggi non verbali”. Nel 2016 ha iniziato a lavorare come mediatore culturale e operatore all’interno del centro di accoglienza di Mira gestito dalla Cooperativa Giuseppe Olivotti. Lì ha conosciuto Monica, responsabile del Centro Studi della Cooperativa, che è una figura fondamentale per Mehdi: è la persona che gli ha dato l'opportunità di utilizzare le tecniche teatrali per sensibilizzare le persone sul tema dell'immigrazione, con incontri nelle scuole, sul territorio ma anche all'interno del centro di accoglienza. A luglio 2020 Mehdi ha terminato anche un percorso di specializzazione come "educatore socio-pedagogico" presso l'Università di Padova."

“Oggi lavoro come operatore in un Centro d’accoglienza.

Monica ha creduto in me fin da subito e mi ha dato la possibilità di unire il linguaggio teatrale al mio lavoro.”

Monica e il lavoro nella Cooperativa

"In Iran Mehdi si era laureato in "Recitazione Teatrale". In Italia si è rimesso a studiare e si è iscritto all’Università Ca’Foscari dove ha frequentato un master in “Comunicazione e Linguaggi non verbali”. Nel 2016 ha iniziato a lavorare come mediatore culturale e operatore all’interno del centro di accoglienza di Mira gestito dalla Cooperativa Giuseppe Olivotti. Lì ha conosciuto Monica, responsabile del Centro Studi della Cooperativa, che è una figura fondamentale per Mehdi: è la persona che gli ha dato l'opportunità di utilizzare le tecniche teatrali per sensibilizzare le persone sul tema dell'immigrazione, con incontri nelle scuole, sul territorio ma anche all'interno del centro di accoglienza. A luglio 2020 Mehdi ha terminato anche un percorso di specializzazione come "educatore socio-pedagogico" presso l'Università di Padova."

“Oggi lavoro come operatore in un Centro d’accoglienza.

Monica ha creduto in me fin da subito e mi ha dato la possibilità di unire il linguaggio teatrale al mio lavoro.”

Harley

Il linguaggio del corpo crea ponti incredibili di comunicazione fra le persone. Per Mehdi quello teatrale ha sempre avuto un valore speciale, in particolare quando, nei primi mesi in Italia, usava solo i gesti per comunicare.

“All’inizio parlavamo solo con i gesti e, insieme, abbiamo trovato la nostra voce per comunicare in italiano.”

Harley

Il linguaggio del corpo crea ponti incredibili di comunicazione fra le persone. Per Mehdi quello teatrale ha sempre avuto un valore speciale, in particolare quando, nei primi mesi in Italia, usava solo i gesti per comunicare.

“All’inizio parlavamo solo con i gesti e, insieme, abbiamo trovato la nostra voce per comunicare in italiano.”

Reza

Mehdi incontra Reza, un intellettuale iraniano con cui instaura un rapporto di stima e amicizia. Secondo Reza l’identità è un concetto fluido e in perenne evoluzione grazie alle relazioni che si intrecciano in una società multiculturale.


“Un giorno ho conosciuto Reza.

Tante persone considerano l’identità una trincea da cui difendersi.”

Reza

Mehdi incontra Reza, un intellettuale iraniano con cui instaura un rapporto di stima e amicizia. Secondo Reza l’identità è un concetto fluido e in perenne evoluzione grazie alle relazioni che si intrecciano in una società multiculturale.

“Un giorno ho conosciuto Reza.

Tante persone considerano l’identità una trincea da cui difendersi.”

Sara

Due anni fa si è fidanzato con una ragazza italiana, conosciuta durante la festa di dottorato di un’amica in comune, e ora convive con lei a Mestre. Sara è giornalista e insegnante di italiano in un CPIA (Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti), dove la maggior parte degli studenti è di origine straniera.

“La mia ragazza si chiama Sara, è italiana, e stiamo insieme da due anni.”

Sara

Due anni fa si è fidanzato con una ragazza italiana, conosciuta durante la festa di dottorato di un’amica in comune, e ora convive con lei a Mestre. Sara è giornalista e insegnante di italiano in un CPIA (Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti), dove la maggior parte degli studenti è di origine straniera.

“Dovevo ripartire da zero.

“La mia ragazza si chiama Sara, è italiana, e stiamo insieme da due anni.”

L’identità

Mehdi, con la sua giovane età e la sua voglia di costruirsi da solo, rappresenta un forte esempio di resilienza e di come si possa costruire il proprio futuro anche lontano da casa e dopo aver superato ostacoli complessi.

“Non posso tornare nel mio Paese e non vedo la mia famiglia da tanti anni, ma in Italia sono riuscito a ricostruire la mia identità.”

L’identità

Mehdi, con la sua giovane età e la sua voglia di costruirsi da solo, rappresenta un forte esempio di resilienza e di come si possa costruire il proprio futuro anche lontano da casa e dopo aver superato ostacoli complessi. 

“Non posso tornare nel mio Paese e non vedo la mia famiglia da tanti anni, ma in Italia sono riuscito a ricostruire la mia identità.”

Luis

Cadere e rialzarsi

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M'Barka

Canto e ritmo

STORIA SUCCESSIVA